Maria Pia Verona

Sono Mapi Verona, ho 44 anni, vivo a Milano ma sono della provincia di Caserta. Insegno inglese in una scuola media, dopo una lunga esperienza come hostess di terra all'aeroporto di Napoli Capodichino; ho inoltre fatto parte di alcune compagnie di teatro-danza e ancora mi diletto a recitare qualche volta. Mi piace viaggiare, leggere, cantare, amo la natura e la pratica yoga.

Ciao, mi chiamo Mapi (Maria Pia), ho 44 anni e vivo a Milano, anche se sono originaria della provincia di Caserta. Sono venuta a conoscenza dell’Accademia HMP due anni fa tramite una newsletter del dottor Duranti, a cui mi ero iscritta dopo aver letto il suo libro “Il diario del benessere”; durante un convegno a Milano a gennaio 2018 ho chiesto e ho ricevuto ulteriori dettagli in merito, dunque poco dopo ho deciso di iscrivermi per iniziare il corso nel febbraio dello stesso anno. Ora sono al mio secondo anno di percorso.

Inizialmente avevo intenzione di partecipare all’Accademia per acquisire maggiori conoscenze in campo biologico e nutrizionale, anche perché volevo da tempo seguire un corso di laurea in questa materia e l’Accademia mi era sembrata una valida alternativa; inutile dire che ho scoperto un mondo, in tutti i sensi, soprattutto perché il percorso comprende e approfondisce tematiche che interessano l’individuo nel suo complesso, e mira al raggiungimento del benessere in tutti gli aspetti: fisico, emotivo, spirituale. È un’Accademia sulle Massime Prestazioni Umane, appunto, da tutti i punti di vista.

Dopo i primi incontri ho superato anche l’imbarazzo iniziale di non essere “addetta ai lavori” – sono un’insegnante di lingue – ma soprattutto ho capito che dovevo mettermi a studiare! Sul finire del primo anno ho deciso di fare anche il secondo perché, anche se i moduli hanno gli stessi titoli anno dopo anno, è sempre meglio ripetere i concetti che per me sono molto ostici avendo fatto un altro tipo di percorso scolastico e universitario, quindi quelli più tecnici o medici, mentre comprendo meglio gli argomenti filosofici (ma anche qui giova andare a ripetere!); in secondo luogo il dottor Duranti è fonte inesauribile di conoscenza e di novità: è molto stimolante essere al corrente di tutte le sue sperimentazioni dal punto di vista fisico e anche della sua “filosofia di vita”, e il tutto è in evoluzione continua.

Credo che questa sia la cosa più bella e importante che prendo ogni volta che seguo un modulo in Accademia: l’entusiasmo di imparare cose nuove, la voglia di mettermi in gioco – perché a volte mi accorgo di non essere all’altezza ma la cosa non mi abbatte, al contrario mi stimola – il piacere e l’impegno di studiare, visto che da tempo, a parte l’aggiornamento professionale che è comunque settoriale, spesso non avevo più il tempo né la voglia di farlo.

Dopo ogni weekend mi sento rinnovata: affronto le giornate lavorative con un’energia e una voglia di fare notevoli, e insolite per una pigra come me, soprattutto al lunedì, che è il giorno per antonomasia più difficile da affrontare (e facile da odiare); le persone che mi circondano si accorgono che sono più positiva, più grintosa e anche meno facile ad abbattermi. Certo, non nascondo che faccio dei sacrifici per frequentare il corso una volta al mese a Bolzano, e non solo da un punto di vista economico, ma anche “relazionale”: a volte avrei bisogno di riposare, a volte i miei familiari richiedono la mia presenza. Alcuni amici, quando racconto della mia esperienza mi dicono “Ma chi te lo fa fare”, e io rispondo: ME STESSA! Vale sempre la pena fare sacrifici se si viene ripagati con miglioramenti nell’umore, nell’energia e nel benessere in generale…per me che pratico yoga, il weekend in Accademia è simile ad un seminario: una ricarica di equilibrio, positività, e consapevolezza di potercela fare, nonostante io non sempre riesca a studiare, o non ottenga i risultati previsti. Negli ultimi tempi sono riuscita a raccontare questa esperienza ad alcuni colleghi e, dopo la canonica domanda “Ma chi te lo fa fare”, ho notato un certo interesse...chissà che un giorno non riesca ad invitarli ad un modulo per saperne di più.

Che altro dire? Spero di avere la possibilità di continuare il mio percorso in futuro… c’è ancora tanto, tantissimo da imparare!

Grazie dottor Duranti, a presto!

Grazie di cuore a te Mapi!