La storia di Fabio
Se qualcuno vi dice che avete una malattia cronica, e che
ve la terrete per tutta la vita, non demoralizzatevi… in alcuni
casi ci può essere una soluzione Mi chiamo Fabio, ho quarantadue
anni e sono agente di commercio. La mia era sempre
stata una vita molto attiva: lavoro, sport, studio, divertimento.
Finché, a ventisei anni, tutto cambiò improvvisamente: all’epoca
ero obiettore di coscienza, seguivo alcune squadre di pallavolo,
studiavo per superare gli ultimi esami ISEF e ogni sera
mi allenavo. Ero talmente impegnato che non avevo nemmeno
il tempo di respirare! Ma una sera, improvvisamente, mio
padre dovette portarmi al pronto soccorso: ero stato colpito
dal mio primo attacco d’asma.
Quella sera non diedi molta importanza all’evento, e invece
da quel momento la mia vita cambiò: ero diventato asmatico.
L’asma è una malattia debilitante, difficile da accettare, ancora
di più per chi, come me, ha dedicato la vita allo sport. I primi
anni riuscii a controllare gli attacchi con i soliti farmaci, ma
via via diventavano sempre più frequenti e le medicine cominciavano
a essere sempre meno efficaci. Preoccupato, mi chiedevo
cosa sarebbe accaduto in futuro, e intanto mi allontanavo
sempre più dal mio passato di atleta.
Cominciai a fare una vita sedentaria; ogni giorno macinavo
chilometri e chilometri in auto, e trascuravo la malattia. Intanto,
oltre a convivere con gli attacchi d’asma, mi trovai a fare i
conti con il gusto e l’olfatto, che peggioravano sempre più.
Per non parlare del naso sempre congestionato e della rinite
cronica. Intorno ai trentasei anni ero davvero esausto e debilitato:
fu allora che mi imposi di cambiare stile di vita.
Abbandonai
alcuni impegni, decisi di riprendere una vita regolare,
mi rimisi a correre e ad allenarmi, cominciai a controllare l’alimentazione.
Come d’incanto, l’asma e alcune altre problematiche sparirono,
e per circa due anni stetti bene. Questo fu per me un segnale
molto importante, perché avevo capito che di asma si
può guarire (al contrario di quello che mi avevano sempre
detto), o comunque si può tenerla sotto controllo. Poi, a trentotto
anni, nonostante tutto il mio impegno, questa forma ricomparve
prepotentemente! Ripresi a curarmi con i farmaci
tradizionali, presi appuntamento con i migliori specialisti, ma
non ottenni alcun risultato. Nel frattempo, l’unica cura che mi
dava un po’ di sollievo era un vaccino che mi faceva un bravo
allergologo svizzero, ma era davvero scomodo andarci ogni
mese, e comunque non accettavo il fatto di esserne dipendente!
Non mi arresi: deciso a non rassegnarmi, cominciai a leggere
libri che parlavano di forme patologiche in qualche modo
collegate all’asma, come ansia, attacchi di panico, depressione,
malattie della pelle – tutte caratterizzate da ritmi di vita
troppo elevati e stressanti, dalla incapacità di vivere il presente,
da paure.
Leggendo questi libri compresi che, per attenuare
i sintomi di certe forme, sarebbe stato opportuno effettuare
una seria e approfondita autoanalisi, ma mi resi anche conto
che non era semplice farlo: non sapevo veramente dove mettere
le mani, da dove cominciare!
Un giorno, quando iniziavo a demoralizzarmi, mi capitò di
leggere un libro molto interessante. Sentii che ero finalmente
sulla strada giusta! Il libro sconsigliava farmaci e invitava a
svolgere attività fisica e ad assumere qualche integratore, ma
soprattutto era un libro logico, trasparente, proprio come piaceva
a me.
Una sera uscii con il mio amico Massimo (lui soffriva di
colite ulcerosa), gli parlai entusiasta del libro e mi rispose che
conosceva un medico a Bolzano che curava i suoi pazienti seguendo
più o meno gli stessi principi. Dalle parole di Massimo
compresi che forse avevo finalmente trovato il medico che
cercavo, ma non volevo illudermi. Come ho sempre fatto, mi
armai di buona volontà e presi appuntamento con lui.
Finalmente arrivò il giorno della visita con il dottor Duranti:
appena cominciai a parlare con lui, mi resi conto che aveva
le idee chiare ed era una persona semplice e corretta, e soprattutto
mi sembrava avanti anni luce rispetto agli altri medici
che avevo conosciuto. Mi parlò di attività aerobica (corsa),
controllo dell’alimentazione (evidenziandomi in modo particolare
la grande importanza di frutta e verdura, che avrei dovuto
mangiare in notevole quantità), di integratori alimentari,
di disintossicazione e meditazione. Grazie al mio carattere
metodico non mi ci volle molto per entrare nel circolo virtuoso
di cui parlava il dottor Duranti. Seguivo tutto scrupolosamente
e con precisione, e intanto mi sentivo migliorare giorno
dopo giorno. Dopo un paio di mesi le cose andavano già decisamente
meglio, ma sentivo che potevo fare di più. L’asma era
migliorata, ma non se ne era andata completamente.
Rividi il dottor Duranti per una visita di controllo. Quando
gli espressi i miei dubbi, mi rispose che secondo lui seguivo
bene tutto il metodo, ma nelle respirazioni addominali avrei
dovuto essere più preciso. Mi propose di eseguire il programma
di Coerenza Cardiaca al massimo livello, per 20 minuti o
al massimo 40 al giorno. Ormai avevo fiducia in lui e decisi di
provare: nel giro di un mese, l’asma se ne andò del tutto e a
tutt’oggi, dopo molti mesi, non ho più avuto nemmeno un attacco.
A differenza di due anni fa, però, non dico più che se ne
è andata per incanto, bensì so quello che è successo, e questo
mi dà consapevolezza e forza!
A questo punto decisi di far conoscere il metodo di cura
anche a mia madre, che soffriva da tempo di disturbi cronici
come rinite, allergie varie, reumatismi, artrosi, gravi infiammazioni
generali. Anche qui i risultati hanno dell’incredibile:
mia madre oggi dice di sentirsi benissimo, e quando le chiedo
come va mi risponde: «Sto meglio di vent’anni fa!» È per questo
che ho esordito affermando che, se soffrite di una malattia
cronica e vi dicono che ve la terrete per tutta la vita, non demoralizzatevi.
Non dovete credere che non potete farcela, perché
nel momento in cui non ci credete più nemmeno voi, è
davvero finita! Non perdete la speranza. Dobbiamo capire
qual è la causa della nostra malattia, cosa c’è che non va. Non
è di certo una cosa semplice: spesso è facile vedere i difetti e
gli eccessi degli altri, meno facile notare i propri! Talvolta il
peggior nemico di noi stessi siamo proprio noi!
Un consiglio: se decidete di consultare il dottor Duranti,
non scoraggiatevi. Al momento vi sembrerà di dover affrontare
un percorso troppo pesante, ma con un po’ di costanza e di
buona volontà adotterete un nuovo stile di vita che vi regalerà
risultati eccezionali! Il mio augurio è che chiunque di voi intraprenda
questo cammino possa ottenere gli stessi risultati
che ho ottenuto io: oggi vivo meglio, sono più sereno, il
mondo che mi circonda sembra più colorato e talvolta mi
torna l’entusiasmo e la spensieratezza di quando ero bambino!
(Da “Il circolo virtuoso del benessere” ed. Sperling & Kupfer)